mercoledì 27 luglio 2011

Filosofi

 Certamenteme me ne sono perse parecchie, ma tra i commenti da destra dei fatti di Oslo, tra Marcello Veneziani che si preoccupa di bacchettare i comunisti che si permettono di stigmattizzare l'ideologia da cui ha preso spunto Breivik con domande demagogiche e sostanzialmente inutili e Antonio Socci che ci spiega che l'attentatore non può essere cristiano nonostante lui stesso si definisca tale, questa delirante gara a chi le spara più grosse la vince per distacco il fuoriclasse Borghezio con il suo intervento alla Zanzara (Radio 24).
Tralascio ogni commento sulla frase: "Il 100% delle idee di Breivik  sono buone e collimano con quelle dei movimenti che in Europa ormai ovunque vincono la elezioni", vorrei invece mettere l'accento su "l'ideologia della società aperta crea mostri".
Cavoli... in una botta sola è riuscito a demolire l'ideale politico in cui credo.
E poi, chissa se l'Italia si può definire una "società aperta"?
A giudicare da certi suoi rappresentanti nel parlamento europeo si direbbe proprio di si...
Il 25 luglio si sono svolte delle manifestazioni fuori da alcuni "Centri di Identificazione ed Espulsione" contro la stretta ancora più forte data dal Ministero dell'Interno alla possibilità di accesso all'interno delle strutture  con circolare ministeriale n°1035 del 1° aprile 2011, motivata dallo straordinario flusso d'immigrazione dal nord africa ed a tempo indeterminato.
In pratica per questi luoghi, nei quali già l'accesso era già fortemente limitato, è diventata impossibile ogni forma di controllo. Perfino i parlamentari non possono più entrare "a sorpresa", ma solo dopo preventiva comunicazione. Nei CIE persone che hanno come sola colpa il non avere il permesso di soggiorno vengono rinchiuse in condizioni peggiori che in carcere per un tempo massimo di 18 mesi per essere identificati ed eventualmente espulsi, e non possono comunicare all'esterno, neppure con un avvocato. L'unico contatto possibile era con i giornalisti o con le associazione che, non senza fatica, riuscivano ad  ottenere un permesso d'ingresso. Ora neanche più quello; persone dimenticate e nascoste, come si nasconde la polvere sotto il tappeto quando arrivano gli ospiti, e private di ogni dignità umana.
Non è la società aperta, è il sonno della ragione che crea mostri.

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